E LA PECORELLA PASSOâ
Non sentirò più la tua voce belante
che al mattino rispondeva al mio richiamo.
Né ti vedrò più correre per raggiungermi
e dirmi: “Eccomi! Sono qui per te”.
Il male non ti risparmiò. Ne sentisti
tutte le conseguenze. Nessun rimedio ti giovò.
Non brucasti più, né ruminasti come facevi
accovacciata ai miei piedi.
Io pregavo e tu… mi guardavi.
Volevi pregare con me?
Sabato quattro ottobre ti chiamai per l’ultima volta.
La mia voce tremò al vederti.
Apristi gli occhi, movesti il capo mentre
un estremo sussulto annunciò la fine.
Domenica passasti…
Forse nei giardini del Cielo riprenderai
a correre, a brucare, a ruminare.
Non ti chiamerò più.
Addio, pecorella, amata anche dal Signore.
Pontecagnano-Faiano, 9 ottobre 2014
Gerardo Pierro
Arcivescovo
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